Racconto #010



Hai capito male, e così dopo un’altra serata di festa e vino, il signor De Riso si risvegliò ancora una volta in auto, sul braccio del tergicristalli c’era una multa per divieto di sosta, poco male, se la mise sotto i denti e la sgranocchiò. Notò con piacere che la multa era fragrante e molto salata. Il sapore del salasso lo accompagnò fino a casa.

Qui il signor De Riso era ancora poco lucido così per camminare si appoggiò sul pianoforte di casa e dopo aver premuto sui tasti si accasciò dolorosamente per terra, aveva suonato delle note dolenti.

Si accorse che era già mezzogiorno inoltrato e sentì un certo languorino, pensò di intavolare un discorso fra se e se, il piatto fra una battuta ed un’affermazione era venuto buono da far girare la testa. La testa girava così tanto che dovette appoggiarsi ad una credenza, iniziò a pensare che la terra fosse piatta e cercò del sale da spargere in terra per liberarsi della sfortuna.

Nel pomeriggio decise di farsi una passeggiata per prendere un po’ d’aria, ma non sapeva dove metterla, allora fece solo quattro passi ma non arrivò molto lontano, andò allora in palestra a sollevare l’umore ma dopo solo qualche sollevamento si sentì proprio sbattuto come un uovo e se ne andò più strapazzato di prima.

Provò allora a darsi al giardinaggio ma come al solito riuscì solo a piantar guai e si sa, chi semina grana raccoglie formaggio.

Si era fatta sera, ritornò alla sua casa dolce casa dove entrando si mangiò la maniglia che non era molto dolce e rimase chiuso fuori.

Si infilò di nuovo in auto a dormire, cercò di rimboccarsi la coperta che aveva trovato nel bagagliaio, ma non aveva neanche un cucchiaio, e così passò la notte al freddo.

Il mattino dopo si svegliò con uno strano sapore metallico in bocca, sputò nel fazzoletto e si accorse che era una pepita d’oro, ed iniziò un’altra giornata fantastica.

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