Racconto #005

 Vivevano lungo un muro di una vecchia casa diroccata tre lucertole, ogni giorno facevano a gara a chi si arrampicava più in alto su quel muro scrostato di mattoni rossi e per un certo tratto coperto da una folta edera.

La prima si vantava delle sue grosse unghie come artigli che la rendevano la più forte fra le tre, la seconda si pavoneggiava perché aveva arti lunghi che le garantivano di essere la più agile, infine l’ultima delle tre non aveva particolari abilità ma era indubbiamente la più furba e contava di escogitare qualcosa per arrivare nel punto più alto per prima.
Un mattino con il sole già alto si sfidarono a chi riuscisse ad arrivare per prima alla sommità del muro a godersi la splendida giornata.
Partirono tutte e tre ognuna certa che sarebbe arrivata per prima.
Con un balzo la lucertola dalle unghie robuste cominciò l’arrampicata ma volendo percorrere la via più breve finì in una colata di resina di un pino che cresceva vicino al muro, le grosse unghie si riempirono di quella resina che la rallentò fino a fermarla . La seconda lucertola dalle zampe lunghe vide una crepa sull’intonaco dal quale spuntava un cavo di un metallo luccicante e sembrava la strada più facile per raggiungere il punto più alto della casa, si aggrappò velocemente al muro scrostato, raggiunse la crepa e quell’invitante appiglio sul cavo ma appena lo toccò una scossa elettrica la fece rimbalzare giù fino alla base del muro e scappò via per la paura. L’ultima delle tre, la più furba pensò di aggirare il muro e scalarlo dalla parte opposta dove non c’era alcuna scorciatoia ma neppure alcun pericolo. Dopo quasi un’ora infatti arrivò sù in alto sopra quel muro dove un tempo vi erano appoggiate le travi di legno del tetto e si addormentò sotto il sole estivo che le scaldava il corpo


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